Glossario
È un’assicurazione utilizzata a copertura di un eventuale rischio di cessazione del rapporto di lavoro. È obbligatoria per certe tipologie di finanziamento.
È un’assicurazione a garanzia del recupero del credito residuo in caso di decesso del mutuatario. È obbligatoria per certe tipologie di finanziamento.
Documento compilato dal proprio datore di lavoro, che attesta l’esistenza di un rapporto di lavoro subordinato e che riporta la data di assunzione, gli anni di anzianità lavorativa, la retribuzione lorda e netta (annua e mensile), il TFR maturato e le eventuali trattenute già in essere sullo stipendio per il rimborso di altri finanziamenti o di altri vincoli.
La cessione del quinto è un particolare tipo di prestito personale rilasciato a dipendenti e pensionati, con erogazione della somma desiderata e rimborso mediante rate il cui importo non può superare un quinto dello stipendio netto o della pensione netta. È un prestito personale non finalizzato, cioè non è necessario fornire alcuna motivazione sulla necessità del prestito. Il rimborso delle rate avviene in automatico, con trattenuta sulla busta paga da parte del proprio datore di lavoro o sulla pensione da parte del proprio ente pensionistico. Non è pertanto necessario appoggiarsi a nessun conto corrente bancario o postale. Questo tipo di prestito è assistito obbligatoriamente per legge da una polizza assicurativa rischio vita (e rischio impiego per i dipendenti).
Voce di costo che alcuni istituti pongono a carico del cliente e che concorrono a determinare l’importo delle spese da rimborsare.
Concessione di somme per l’acquisto di beni di consumo individuati con precisione, come ad esempio: auto, mobili, elettrodomestici, ecc. Si tratta di finanziamenti generalmente erogati presso gli esercizi commerciali.
È l’atto con il quale una persona conferisce ad un terzo l’incarico a compiere un qualcosa in propria vece (esempio: il datore di lavoro viene delegato dal dipendente ad eseguire il pagamento di questi a favore della finanziaria). L’incarico deve venire accettato da colui al quale è stato conferito.
La delegazione di pagamento o prestito delega è un finanziamento rivolto a lavoratori dipendenti statali, pubblici e privati che abbiano altri prestiti in corso. Tale forma di finanziamento infatti può essere affiancata alla cessione del quinto dello stipendio. Come per la cessione del quinto, anche la delegazione di pagamento è un prestito personale.
È l’intervallo temporale concordato tra creditore e debitore entro cui, a rate, il debitore dovrà restituire il prestito, unitamente agli interessi maturati.
L’erogazione è l’atto attraverso il quale il soggetto finanziatore (istituto finanziario) mette a disposizione del cliente (nel caso di prestiti non finalizzati) o del rivenditore convenzionato (nel caso di prestiti finalizzati) la somma chiesta in prestito in caso di esito positivo dell’istruttoria.
È possibile estinguere un prestito anticipatamente rispetto al termine concordato. In caso di estinzione anticipata al debitore viene richiesto il versamento del capitale residuo, degli interessi e, se previsto nel contratto, di una comissione, che non può comunque superare la percentuale prevista per legge (nel caso del credito al consumo tale limite è indicato nell’1% del capitale residuo).
Prestito di una somma di denaro richiesta per effettuare un investimento o un acquisto. Esistono diverse tipologie di finanziamento, a seconda dello scopo per il quale viene richiesto e delle garanzie che eventualmente vengono prestate a copertura dei rischi connessi all’operazione.
È il soggetto che si obbliga direttamente verso il creditore quale "garanzia" del rimborso di un prestito sottoscritto da una terza persona (il debitore).
È la prima fase del procedimento di concessione del credito e si caratterizza per la raccolta e l’analisi della documentazione e modulistica necessaria ai fini del perfezionamento del contratto, in caso di esito positivo, e della successiva erogazione del finanziamento personale.
Calcolo finanziario che indica, per un’operazione di finanziamento rateale, per ogni periodo di rimborso, l’importo della rata dovuta, distinta tra quota capitale e quota interesse, il debito estinto ed il debito residuo.
Finanziamento acceso generalmente presso un rivenditore di beni o servizi, rimborsato dall’acquirente del bene o servizio ratealmente alla società finanziaria.
Finanziamento richiesto presso una società finanziaria e non subordinato all’acquisto di uno specifico bene o servizio.
È un finanziamento non finalizzato, con pagamento di un tasso di interesse e rimborsabile secondo un piano di ammortamento a rate in genere costanti.
Documento contenente le principali informazioni sulle caratteristiche di uno strumento finanziario in fase di collocamento.
Porzione della rata periodica di rimborso del finanziamento rateale che riguarda la restituzione del capitale finanziato.
Porzione della rata periodica di rimborso del finanziamento rateale che riguarda la corresponsione degli interessi maturati sul capitale residuo.
Versamento periodico da pagare all’istituto finanziatore come rimborso del finanziamento ricevuto, comprensivo sia della quota capitale che della quota interesse maturata.
Importo addebitato ai clienti dell’istituto finanziario che chiedono un prestito. Si tratta di spese connesse all’impostazione della pratica, allo studio dei documenti, alla ricerca di informazioni sul conto del richiedente e così via.
È un indice, espresso in termini percentuali, su base annua, del costo complessivo del finanziamento.
Il Tan è il tasso di interesse, espresso in percentuale e su base annua, applicato dagli Istituti Finanziari al capitale finanziato del prestito.
Il TFR è la somma, maturata durante gli anni di lavoro, dovuta al lavoratore quando cessa il rapporto di lavoro subordinato.